lunedì, giugno 25, 2007

Controllare le masse: sicurezza

Potreste pensare che il controllo di una grande quantità di persone sia ben più complesso del controllo di un ristretto gruppo di individui (quando non un singolo), ma non è affatto così. Paradossalmente, il controllo di masse intere risulta più semplice poichè i comportamenti nel gruppo sono più facilmente prevedibile e quindi manipolabili.

Il primo requisito fondamentale da soddisfare è la sicurezza (o, per meglio dire l'illusione della sicurezza). L'essere umano ha chiaramente dei bisogni fisiologici che vanno soddisfatti ( mi riferisco chiaramente al nutrimento). Questa è una condizione essenziale per il controllo. Un popolo affamato è un popolo potenzialmente pronto ad esplodere e ribellarsi.

Con il miglioramento dei sistemi di coltvazione, questo requisito è stato pienamente soddisfatto poichè nel "nord del mondo" procurarsi il cibo non è affatto complesso e sono una nettissima minoranza le persone che non hanno il denaro sufficiente all'autosostentamento. Diversamente, nel "sud del mondo" la scarsità di cibo è tale che è la forza di ribellione stessa a mancare. Due condizioni agli estremi opposti, che sortiscono però effetti molto simili.

Sicurezza però, sapete benissimo, non è solo la soddisfazione dei bisogni primari. Solo mangiando l'uomo necessita di tenersi impegnato svolgendo altre attività. Ecco quindi che arriva l'altra metà del sempre valido "panem et circenses". Offrire al popolino dei "divertimenti" è essenziale per impegnare le loro menti in qualcosa di più innocuo. Abbiamo così tutta una serie di attività più o meno culturali che spaziano dalla letteratura al cinema, alla televisione.

Attenzione, però a non esagerare: non sto certo affermando che gli esempi che ho riportato qui sopra siano solo distrazioni progettate per il controllo delle masse. La realtà dei fatti è che la maggior parte delle opere di cui ho parlato sono forme differenti di necessità intrinseche dell'essere umano: converrete con me che vi è un abisso culturale tra un trattato di filosofia ed un romanzetto da pochi euro.

Entrambi, tuttavia convergono nello scopo di tenere impegnata la mente, con la differenza sostanziale che mentre il primo pone delle domande alle quali sprona a rispondere, il secondo non è altro che un trastullo effimero. Indispensabile, poichè senza divertimento è impossibile vivere, ma non certo la ragione della propria vita. Allo stesso modo possiamo rapportare un documentario (che trasmetta informazioni non manipolate) ad un deprecabile reality show. Gli esempi sono molteplici: dovete tenere a mente che l'uomo si controlla da solo per la maggior parte del tempo. Un esempio semplice ma efficace di questo principio è questo.

Un terzo elemento indispensabile al controllo è quello della sicurezza propriamente detta: la consapevolezza di essere in qualche modo protetti dalle insidie di un mondo certo pericoloso è essenziale per identificare la propria vita come "perfetta" e far dunque tralasciare alcuni particolari che dovrebbero invece far notare come questa situazione sia falsa ed esponga invece la realtà di un mondo costretto nella morsa del controllo invasivo ed elitario.

In passato, l'azione di sicurezza era rappresentata dalle proprie abilità di autodifesa, poi con l'avvento dei primi governi, migliaia di anni fa, questo ruolo è stato deputato ad un "sovrano" che grazie alla sua autorità si è reso via via sempre più indispensabile fino ad essere il pilastro centrale del governo di facciata. Questa situazione rende il "sovrano" dotato di un'aura di immortalità ed onnipotenza tale per cui il suo ruolo diviene indiscusso nella società.

Anticamente veniva paragonato ad un dio (quando non la sua progenie) e reclamava il potere per attribuzione divina. Oggi, con la progressiva laicizzazione del mondo, questo espediente non attecchisce più presso il popolino, così è l'autorità terrena stessa che deve sopperire alla carenza di quella divina.

Il governo è quindi "costretto" (lo fa ben volentieri, sia chiaro) a nutrire le paure della gente, per consentire loro di ricordarsi che SOLO I GOVERNANTI POSSONO PROTEGGERLI. Quando l'illusione di una vita senza problemi, quasi eterna nel suo cristallino incedere, allora l'uomo realizza che la sua vita può finire in qualsiasi momento. Sarà certo capitato anche a voi di percepire una situazione simile (probabilmente in occasione di un lutto). Pensate quindi alla reazione di milioni di americani (e in misura minore anche nelle altre nazioni) che hanno assistito impotenti all'11 settembre.

A quel punto, con il popolo scosso e vulnerabile, è possibile veicolare dei simboli alla popolazione in modo decisamente più efficace, sfruttando il principio già noto a Pavlov della vulnerabilità della mente sotto stress.

(continua)

Ed ora vi saluto tutti, uomini liberi della terra
Vostro
Capitano Nemo